UN VIAGGIO TRA LE PILLOLE DEL MAROCCO

Non è distante da noi geograficamente ma culturalmente si, sto parlando del Marocco, un paese la cui popolazione è molto presente anche in Italia e del quale si hanno opinioni contrastanti. Visto che il pregiudizio è il male del ventunesimo secolo, vi porto con me in questo splendido paese che ci ha accolto per dieci giorni nella sua terra fatta, si, di contraddizioni, ma anche di splendide realtà umane naturalistiche e architettoniche.

Viaggiare zaino in spalla attraversando il paese da Tangeri fino a Marrakech, passando dalle ampie vallate di montagna nel nord all’ affascinante Sahara del sud, poggiando i piedi su tre delle quattro città imperiali, concludendo con l’ultima fermata dal sapore di mare: Essauira. Tutto questo ci ha permesso di cogliere i lati turistici e nascosti di un paese dalle 1000 risorse che ha tanto da offrire ai suoi visitatori.

Nell’articolo “VIAGGIO IN MAROCCO: 10 giorni tra le bellezze del paese nordafricano”, sul mio blog, vi racconterò in dettaglio il mio viaggio di 10 giorni districato tra il nord e il sud, tra le differenze e le contraddizioni, di questo paese dalla gloriosa e tormentata storia. Per gli appassionati di avventura, colore che non si lasciano intimorire dalle avversità che si possono incontrare lungo il percorso.

Meneviaggio

PRONTI, PARTENZA…VIA!

Il Marocco è un paese molto sicuro, anche se a volte contrattare con ogni persona può diventare snervante ma se viene vissuta con positività anch’esso fa parte dell’avventura e dell’esperienza del viaggio nella cultura araba.

Ricordo con affetto Ahmed, un signore locale parlante italiano incontrato lungo la strada che ci ha accolse il primo giorno a Tangeri mostrandoci la sua città per qualche ora, tra cui il negozio di tappeti, il luogo dove lavorava, senza chiederci nulla in cambio, ahimè. Egli, senza troppi indugi, si avvicinò a noi mentre eravamo seduti ad un bar chiedendoci se eravamo italiani.

Ci invitò a bere un thé alla menta in sua compagnia facendo parecchie domande sull’Italia e parlando del suo paese a cui resta profondamente legato. Ciò nonostante, volgeva i suoi discorsi ad un suo passato in Italia parlandone con un velata nostalgia.

La Perla Blu

Ricordo le bellezze di Chefchauen, conosciuta come la Perla Blu del Marocco proprio per il suo caratteristico colore tra l’azzurro ed il cobalto, la quale dalla metà del 900 ha avuto un incremento esponenziale dal punto di vista turistico in quanto fino al quel momento era considerata una città sacra e quindi proibita agli stranieri. Oggi Chefchauen grazie a questa peculiarità Cromatica che spicca nella bellissima valle Montana circostante ne fa uno dei maggiori poli attrattivi di tutto il Marocco

Fès

Ricordo le bellezze architettoniche e la confusione della città imperiale di Fés, la città con la mèdina più antica e grande di tutto il Nord Africa, nonché centro religioso, culturale e artigianale del Marocco. In contrapposizione, la calma e il verde che la circonda

Meknes

Come non citare Meknes, l’altra città imperiale a mezz’ora di treno (poco considerata nei confronti delle altre città imperiali), che ci sorprese rivelandosi una vera e propria bomboniera . Di Meknes ricordo con piacere il luogo dove abbiamo cenato, una casa la cui cucina era gestita da una signora e sua figlia. Un ambiente familiare ed accogliente consigliato dal signore che gestiva il nostro Riad in cui abbiamo cenato divinamente.

Marrakech

Che dire di Marrakech, l’impatto con la sua piazza principale Jamaa el Fna fu delirante. Marrakech non è solo questa piazza, però essa ne rappresenta l’essenza, ciò che ogni viaggiatore di passaggio qui va cercando. Una città dove i carrelli degli asini, i venditori di spezie, gli incantatori di serpenti, si mescolano con le terme di lusso, i caffè e i fantastici riad immersi nel verde.

Non scorderò mai quella notte nel Sahara, senza dubbio la stellata più bella della mia vita, un esperienza indescrivibile che consiglio di provare a tutti almeno una volta nella vita. Alle bellezze di quella notte però, si contrappongono le immagini forti scolpite nella mia mente delle realtà povere di chi vive nei paesini circostanti: un bambino con umili vestiti ricoperto di polvere che giocava da solo con un sasso sul ciglio della strada (l’unica in cui passavano le poche macchine per lo più di turisti che andavano in direzione Merzouga).

Ricordo la peculiarità del percorso che conduce da Marrakech ad Essauira, le famose CAPRE SUGLI ALBERI! La cittadina di Essauira invece mi ha ricordato molto la mia Càdiz: la fortezza, i muri bianchi e cangianti, la semplicità dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane, il mercato del pesce tipico delle città di mare, il cui sapore e profumo non hanno nulla a che vedere con quello che ci viene propinato nei nostri supermercati e pescherie.

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Se vi è piaciuto l’articolo e volete approfondire il mio viaggio, vi rinnovo l’invito a leggere l’articolo “VIAGGIO IN MAROCCO: 10 giorni tra le bellezze del paese nordafrica
in cui vi racconterò in dettaglio di questi dieci giorni di viaggio in Marocco da nord a sud.


Pubblicato da Nicola Zanoni (MENEVIAGGIO)

Sono Nicola, vengo da Verona e ho una viscerale passione per i viaggi. Sarò felice di raccontarvi le mie esperienze ed emozioni vissute durante i miei viaggi attorno al mondo. Vi aspetto su questo blog e sulla mia pagina Facebook e Instagram : Meneviaggio. A presto!

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